Magnus Brostrup Landstad (1802-1880)
Da Norske
folkeviser (1852-53), Liti Kjersti
La piccola Kjersti era una ragazza davvero minuta,
- il puledro baio cavalca agilmente.
Ella non poteva far progetti per la sua giovane vita.
- Ma piove e soffia il vento,
laggiù fra le montagne del nord,
nel profondo tra le caverne
stanno suonando.
La piccola Kjersti era talmente piccina,
che non riusciva nemmeno a girare la chiave nella serratura.
[...]
“È stato il re delle montagne ad attirarti,
e allora che cosa ti ha dato in dono?”
“Mi ha dato un anello d’oro rosso,
che non è adatto al dito della regina.
Mi ha dato un’arpa d’oro,
che suonerò quando sarò triste.”
La piccola Kjersti suonò l’arpa,
e venne udita dal re delle montagne del nord.
[...]
Il re delle montagne girò per tre volte attorno al monte,
così la montagna si aprì e poterono entrare.
La piccola Kjersti fu fatta sedere su una sedia d’argento,
e le fu offerto da bere in una coppa d’argento.
[...]
Le diedero allora da bere dal corno d’oro rosso,
sul quale erano stati lanciati tre sortilegi.
La piccola Kjersti bevve la terza pozione,
e il mondo dei cristiani non poté più ricordare. [...]
(trad. Roberto Giretto)
La piccola Kjersti era una ragazza davvero minuta,
- il puledro baio cavalca agilmente.
Ella non poteva far progetti per la sua giovane vita.
- Ma piove e soffia il vento,
laggiù fra le montagne del nord,
nel profondo tra le caverne
stanno suonando.
La piccola Kjersti era talmente piccina,
che non riusciva nemmeno a girare la chiave nella serratura.
[...]
“È stato il re delle montagne ad attirarti,
e allora che cosa ti ha dato in dono?”
“Mi ha dato un anello d’oro rosso,
che non è adatto al dito della regina.
Mi ha dato un’arpa d’oro,
che suonerò quando sarò triste.”
La piccola Kjersti suonò l’arpa,
e venne udita dal re delle montagne del nord.
[...]
Il re delle montagne girò per tre volte attorno al monte,
così la montagna si aprì e poterono entrare.
La piccola Kjersti fu fatta sedere su una sedia d’argento,
e le fu offerto da bere in una coppa d’argento.
[...]
Le diedero allora da bere dal corno d’oro rosso,
sul quale erano stati lanciati tre sortilegi.
La piccola Kjersti bevve la terza pozione,
e il mondo dei cristiani non poté più ricordare. [...]
(trad. Roberto Giretto)