Paul Wilhelm (willy) kyrklund (1921-2009)
Willy Kyrklund è stato uno scrittore svedese di origine finlandese. Le sue opere sono caratterizzate da un’amara e pungente ironia e sono influenzate dal Modernismo e dal Surrealismo.
Nacque a Helsinki nel 1921. Una volta compiuti gli studi nella stessa città, presso lo Svenska Normallyceum, studiò matematica all’Accademia di Åbo e diritto e filosofia all’Università di Helsinki. Durante il suo percorso di studi filosofici venne influenzato dall’empirismo, in particolare da quella visione che definiva il linguaggio come uno strumento non sempre adatto a descrivere certi aspetti della realtà; per questo motivo nelle opere di Kyrklund è riscontrabile una posizione di critica nei confronti della lingua.
Questo sentimento di sfiducia riguardò anche il pensiero politico dell’autore: disilluso dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale e in particolare dalla sua esperienza dell’arruolamento (periodo durante il quale iniziò a scrivere per evadere dalla realtà), rivolse il suo interesse alle culture orientali, studiando arabo, cinese, persiano, russo, sanscrito e greco.
Nel 1944 si trasferì in Svezia per studiare presso la Stockholms Högskola e quattro anni dopo debuttò come scrittore con la raccolta di novelle Ångvälten, alla quale seguirono i romanzi Tvåsam (1949), Solange (1951), Polyfem förvandlad (1964), le altre raccolte di racconti Mästaren Ma (1953), Hermelinens död (1954), Den överdrivne älskaren (1957) e i racconti di viaggio (in Marocco, Turchia, India, Iran, per esempio) Aigaion (1957) e Till Tabbas (1959). Della vasta produzione letteraria dell’autore fanno parte anche testi teatrali come Medea från Mbongo (1967), Gudar och Människor (1977) e Zéb-uni-sa (1978).
Den rätta känslan venne pubblicata nel 1974; nel 1986 uscì Elpenör, una rielaborazione dell’ Odissea e due anni dopo venne pubblicata Om godheten.
La raccolta di novelle Hermelinens död, della quale fa parte il racconto Sovaren, è caratterizzata da un’ambientazione orientale, ma descrive allo stesso tempo e con ironia la quotidianità nordica.
Le opere di Willy Kyrklund sono state tradotte in finlandese, danese, tedesco, francese, greco, russo e ceco. Egli vinse numerosi premi, tra i quali il Gerard Bonniers Pris nel 1989 e lo Svenska Akademiens stora nordiska Pris nel 2001.
(a cura di Beatrice Luna)
IL DORMIENTE (da Hermelinens
död, 1954)
Un giorno giunse alla corte di Tamerlano a Samarcanda un vecchio ebreo che sosteneva di aver creato un essere umano ad arte, solo che dormiva.
Tamerlano sorrise. – Cosa me ne faccio di uno che dorme…
Ma l’ebreo insisteva. – È un capolavoro vivente. Può fare grandi favori al mio signore: può sussurrare all’orecchio del mio signore la parola con la quale la Cina sarà sconfitta.
- Allora sveglialo.
Con delicatezza Tamerlano sollevò una palpebra del dormiente.
- Osservi l’occhio, disse l’ebreo: il bulbo attraversato da vene sottili, il cerchio azzurro dell’iride, la pupilla nera che permette di vedere. Un capolavoro, inimitabile.
- Senza dubbio un capolavoro, disse Tamerlano. Se solo non dormisse…
- Noti i muscoli, disse l’ebreo scoprendo il corpo del dormiente. Non manca proprio nulla: la pelle è liscia come appena lavata e il cuore batte regolarmente; le labbra sono rosse e socchiuse. Sembra solo leggermente assopito, ma in qualsiasi momento può svegliarsi e sussurrare all’orecchio del mio signore ciò che il mio signore più desidera ascoltare.
(trad. Beatrice Luna)
Un giorno giunse alla corte di Tamerlano a Samarcanda un vecchio ebreo che sosteneva di aver creato un essere umano ad arte, solo che dormiva.
Tamerlano sorrise. – Cosa me ne faccio di uno che dorme…
Ma l’ebreo insisteva. – È un capolavoro vivente. Può fare grandi favori al mio signore: può sussurrare all’orecchio del mio signore la parola con la quale la Cina sarà sconfitta.
- Allora sveglialo.
Con delicatezza Tamerlano sollevò una palpebra del dormiente.
- Osservi l’occhio, disse l’ebreo: il bulbo attraversato da vene sottili, il cerchio azzurro dell’iride, la pupilla nera che permette di vedere. Un capolavoro, inimitabile.
- Senza dubbio un capolavoro, disse Tamerlano. Se solo non dormisse…
- Noti i muscoli, disse l’ebreo scoprendo il corpo del dormiente. Non manca proprio nulla: la pelle è liscia come appena lavata e il cuore batte regolarmente; le labbra sono rosse e socchiuse. Sembra solo leggermente assopito, ma in qualsiasi momento può svegliarsi e sussurrare all’orecchio del mio signore ciò che il mio signore più desidera ascoltare.
(trad. Beatrice Luna)