Jonas gardell (1963-)
Da Så går en dag ifrån vårt liv och kommer
aldrig åter (1998)
Questa è la descrizione di alcune persone che vissero sulla terra in un piccolo paese lassù nell’emisfero nord esattamente prima della fine del millennio, il secondo dopo quello in cui il figlio di Dio nacque, agì, morì, resuscitò e alla fine salì al regno dei cieli per tornare un giorno e giudicare i vivi e i morti.
Come si presenta la loro vita.
All’ICA Håkan deve mostrare un documento ogni volta in cui compra con la carta di credito, per quanto la somma sia bassa, per quanto spesso faccia la spesa, per quanto essi lo conoscano bene.
Il loro negoziante ICA della zona dice che è per il bene di Håkan, per la sua sicurezza.
Ma Håkan sa che è per l’umiliazione, per il piccolo brivido di potere e di piacere che prova il negoziante ICA della zona quando Håkan per la centesima volta è costretto a provare che lui è lui.
Lo stesso brivido di piacere che il negoziante ICA della zona provò quando sillabò la parola PURTROPPO nel senso: PER COPRIRE LE NOSTRE SPESE CI VEDIAMO PURTROPPO COSTRETTI AD ADDEBITARE 2 CORONE PER OGNI ACQUISTO CON CARTA DI CREDITO!
Alcune volte Håkan cerca di protestare contro l’obbligo del documento. Dice che compra sempre lì e che accidenti dovranno ben fidarsi per ottanta corone.
- Ah, non è che non abbiamo fiducia in te, dice il negoziante ICA della zona e Håkan vede che al negoziante ICA viene la pelle d’oca, ma dobbiamo proprio fare così.
Magari il negoziante ICA della zona sniffa colla in magazzino. Magari crede veramente che qualcuno abbia ucciso Håkan, rubato la sua carta di credito e si sia operato per assomigliargli soltanto per poter ingannare l’ICA su latte, patate e carne tritata in offerta. Magari il negoziante ICA della zona crede che Håkan sia una parte di una cospirazione diabolica per far precipitare tutta la catena di aziende ICA – La più grande catena di prodotti di largo consumo della Svezia – in un baratro. Magari questa è una possibilità nel cervello del negoziante ICA della zona.
(trad. Sara Stefenoni)
Questa è la descrizione di alcune persone che vissero sulla terra in un piccolo paese lassù nell’emisfero nord esattamente prima della fine del millennio, il secondo dopo quello in cui il figlio di Dio nacque, agì, morì, resuscitò e alla fine salì al regno dei cieli per tornare un giorno e giudicare i vivi e i morti.
Come si presenta la loro vita.
All’ICA Håkan deve mostrare un documento ogni volta in cui compra con la carta di credito, per quanto la somma sia bassa, per quanto spesso faccia la spesa, per quanto essi lo conoscano bene.
Il loro negoziante ICA della zona dice che è per il bene di Håkan, per la sua sicurezza.
Ma Håkan sa che è per l’umiliazione, per il piccolo brivido di potere e di piacere che prova il negoziante ICA della zona quando Håkan per la centesima volta è costretto a provare che lui è lui.
Lo stesso brivido di piacere che il negoziante ICA della zona provò quando sillabò la parola PURTROPPO nel senso: PER COPRIRE LE NOSTRE SPESE CI VEDIAMO PURTROPPO COSTRETTI AD ADDEBITARE 2 CORONE PER OGNI ACQUISTO CON CARTA DI CREDITO!
Alcune volte Håkan cerca di protestare contro l’obbligo del documento. Dice che compra sempre lì e che accidenti dovranno ben fidarsi per ottanta corone.
- Ah, non è che non abbiamo fiducia in te, dice il negoziante ICA della zona e Håkan vede che al negoziante ICA viene la pelle d’oca, ma dobbiamo proprio fare così.
Magari il negoziante ICA della zona sniffa colla in magazzino. Magari crede veramente che qualcuno abbia ucciso Håkan, rubato la sua carta di credito e si sia operato per assomigliargli soltanto per poter ingannare l’ICA su latte, patate e carne tritata in offerta. Magari il negoziante ICA della zona crede che Håkan sia una parte di una cospirazione diabolica per far precipitare tutta la catena di aziende ICA – La più grande catena di prodotti di largo consumo della Svezia – in un baratro. Magari questa è una possibilità nel cervello del negoziante ICA della zona.
(trad. Sara Stefenoni)