nordahl grieg (1902-1943)
da Karantæne i Colombo (1922)
Ma la vita rimbomba nelle strade aperte,
dove il sole si infrange sulla sabbia dorata
e il calore fuoriesce come da un cratere
e la terra si fonde sotto l’incendio del cielo.
C’è un ululato diabolico da tutti i canti
da tutte le stirpi umane che Babele conosce,
ma tra la folla giganteggiano gli elefanti
in una bellezza intoccabile e pericolosa.
da Melodi (1922)
Il tuo dolore venne baciato benevolmente una volta ancora,
poiché il mio cuore deve dimenticare subito...
Ma lì svanì qualcosa di più del dolore?
Può l’amore essere mandato via con un bacio?
Ti baciai e ti baciai
e dimenticai che tu avevi pianto per me.
Ma io che fino ad allora avevo guidato
e dimenticato ogni sogno che ho ingannato,
mi trovo questa sera nella notte bianco e impaurito
nel brivido di una notte nera di tempesta,
e tutto è perduto, ogni luce, ogni via,
perché una volta tu hai pianto per me.
(Trad. Giorgia D’Aprile)
Ma la vita rimbomba nelle strade aperte,
dove il sole si infrange sulla sabbia dorata
e il calore fuoriesce come da un cratere
e la terra si fonde sotto l’incendio del cielo.
C’è un ululato diabolico da tutti i canti
da tutte le stirpi umane che Babele conosce,
ma tra la folla giganteggiano gli elefanti
in una bellezza intoccabile e pericolosa.
da Melodi (1922)
Il tuo dolore venne baciato benevolmente una volta ancora,
poiché il mio cuore deve dimenticare subito...
Ma lì svanì qualcosa di più del dolore?
Può l’amore essere mandato via con un bacio?
Ti baciai e ti baciai
e dimenticai che tu avevi pianto per me.
Ma io che fino ad allora avevo guidato
e dimenticato ogni sogno che ho ingannato,
mi trovo questa sera nella notte bianco e impaurito
nel brivido di una notte nera di tempesta,
e tutto è perduto, ogni luce, ogni via,
perché una volta tu hai pianto per me.
(Trad. Giorgia D’Aprile)