fredrika bremer (1801-1865)
Da Familjen H*** (1830-31)
Si sarebbe potuto prenderla per una statua antica da tanto era bella, candida come il marmo, immobile. Occhi scuri più belli dei suoi non si potevano vedere. Ma ahimè, era degna certamente di essere compianta. Quei begli occhi non avrebbero mai più potuto guardare la luce della terra. Aveva da quattro anni una nera cataratte. Ciò che dominava nel profondo della sua anima, fosse tempesta o calma, era difficile da vedere – i suoi specchi erano offuscati e qualcosa di rigido, freddo, quasi semimorto, restava all’esterno, respingendo tutti gli sguardi interrogativi.
[...]
Tu hai incatenato le mie membra, tu hai legato la mia lingua e tuttavia io sto davanti a te, potente e forte, e voglio lasciare lampeggiare contro di te come fulmini le orrende parole: ‘io ti amo! io ti amo!’ Tu non puoi più proibirmele, la tua rabbia è impotente. Il fulmine è con me – la tempesta è con me. Presto sarò per sempre con loro lassù. Come una nuvola nel cielo ti seguirò per tutta la vita, come un livido spettro sarò sospesa al di sopra del tuo capo e, quando tutto sarà silenzioso intorno a te, udrai ancora la mia voce gridare: ‘io ti amo! io ti amo!’
(trad. Elsa Sciutti)
Si sarebbe potuto prenderla per una statua antica da tanto era bella, candida come il marmo, immobile. Occhi scuri più belli dei suoi non si potevano vedere. Ma ahimè, era degna certamente di essere compianta. Quei begli occhi non avrebbero mai più potuto guardare la luce della terra. Aveva da quattro anni una nera cataratte. Ciò che dominava nel profondo della sua anima, fosse tempesta o calma, era difficile da vedere – i suoi specchi erano offuscati e qualcosa di rigido, freddo, quasi semimorto, restava all’esterno, respingendo tutti gli sguardi interrogativi.
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Tu hai incatenato le mie membra, tu hai legato la mia lingua e tuttavia io sto davanti a te, potente e forte, e voglio lasciare lampeggiare contro di te come fulmini le orrende parole: ‘io ti amo! io ti amo!’ Tu non puoi più proibirmele, la tua rabbia è impotente. Il fulmine è con me – la tempesta è con me. Presto sarò per sempre con loro lassù. Come una nuvola nel cielo ti seguirò per tutta la vita, come un livido spettro sarò sospesa al di sopra del tuo capo e, quando tutto sarà silenzioso intorno a te, udrai ancora la mia voce gridare: ‘io ti amo! io ti amo!’
(trad. Elsa Sciutti)